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Mutui e prestiti protagonisti dell’impennata dei tassi di interesse
L’instabilità attuale e i problemi in tutti i settori dovuti alle tensioni geopolitiche e al rialzo dell’inflazione, si stanno anche facendo sentire a livello economico. L’incremento esponenziale dei tassi di interesse sta mettendo in difficoltà molte famiglie e giovani che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile o hanno richiesto un prestito. L’ultima riunione della Bce è stata decisiva a tal proposito e ha decretato un aumento di 75 punti base.
L’Euribor dopo anni in negativo, è arrivato a toccare una quota pari allo 0,836%. Questo si adegua molto velocemente alle variazioni decretate dalla Bce e, proprio per questo motivo, i riscontri nell’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile vengono applicati immediatamente.
Tali aumenti prevedono anche dei riscontri a livello di prestiti. Nonostante questi ultimi non siano legati a nessun tipo di tasso, le strategie delle singole banche si stanno adeguando al cambio, aumentando a loro volta gli interessi.
In questo quadro generale, stanno sorgendo non pochi problemi per i finanziamenti dedicati agli under 36. A livello pratico, ad esempio, la sospensione della concessione del mutuo a tasso fisso per le nuove stipulazioni, è uno degli effetti immediati. Per i giovani diventa, così, sempre più difficile ottenere un’agevolazione per la stipulazione del mutuo, dettando un passo indietro rispetto al cambiamento assaporato nel 2020.
Tale aumento dei tassi, però, non è stato repentino. Il campanello d’allarme è apparso già l’anno scorso con l’aumento dell’Euris, parametro che definisce i tassi fissi. Oggigiorno, dunque, sta diventando sempre più complicato acquistare una casa e investire sul proprio futuro, portando come risvolto una modifica sostanziale del mercato immobiliare.
Attualmente, però, in molti casi, il tasso fisso non è concesso da parte degli istituti di credito, comportando maggiore instabilità dovuta all’aumento del valore dell’Euribor, parametro che misura il costo del denaro. Si auspica che nelle settimane a seguire, tale divario tra tasso fisso e variabile si possa ridurre e portare un ripristino parziale delle condizioni.
Tuttavia, anche se la situazione è critica e vi è maggiore difficoltà nella richiesta dei mutui, i prezzi degli immobili e le richieste d’acquisto si mantengono invariati. A farne le spese sono ancora una volta i giovani con la sospensione dei mutui agevolati a tasso fisso garantiti dal Fondo di Garanzia prima casa. Ci si trova dinnanzi ad una forte battuta d’arresto delle norme approvate dal governo Draghi con il decreto Sostegno Bis che, al momento, non prevede correzioni e adeguamenti della normativa con interventi volti a far fronte alle condizioni di mercato.
Come accennato in precedenza, la tendenza di mercato, nonostante tutte le incertezze, è comunque in crescita, così come i prezzi degli immobili. Secondo le indagini condotte dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare, a livello nazionale spicca Milano con un incremento del 36% sulle vendite degli immobili, con un aumento dei prezzi del 6,3%.
In linea generale, invece, le compravendite nei centri urbani sono pari all’ 11%, mentre quelle in periferia salgono al 44,5%, creando un’inversione di tendenza che già era evidente nel periodo post pandemico.