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La Legge di Bilancio 2025, approvata lo scorso dicembre, affronta vari temi legati alle agevolazioni per la prima casa e introduce importanti cambi a livello immobiliare, oltre che iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminile e delle famiglie.
Nello specifico, chi ha beneficiato delle agevolazioni per la prima casa e desidera acquistarne una nuova, avrà la possibilità di vendere o donare la propria abitazione entro 2 anni dalla data dell’atto, rispetto al termine di 1 anno previsto in precedenza. Tale modifica agevola l’acquisto di nuove casa anche per chi ha già usufruito delle agevolazioni fiscali.
Sono state introdotte importanti novità anche dal punto di vista creditizio. Una di queste è rappresentata dalla conferma del Fondo di garanzia Consap per i mutui sulla prima casa. Tale misura comporta il rifinanziamento di 130milioni di euro per il 2025 e 270milioni di euro per il 2026 e 2027. Il Fondo di garanzia Consap è stato pensato per supportare l’acquisto di immobili da parte di categorie protette quali:
Il Governo ha voluto aiutare ulteriormente le famiglie numerose che decidono di acquistare una casa e stipulare un mutuo. In particolar modo:
Nella Legge di Bilancio 2025 sono previste anche agevolazioni per il settore delle ristrutturazioni edilizie che hanno impatto sull’efficienza energetica. In particolar modo, è stato confermato il recupero fiscale del 50% fino al 2025. Dal 2026, invece, tale beneficio scenderà al 36%. È importante ricordare che, migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, non solo risulta essere un investimento con un ritorno economico importante di risparmio sulle bollette, ma è anche un modo per aumentare il valore della propria casa.
L’ottica a lungo termine delle misure contemplate nella Legge di Bilancio 2025 è stata applicata anche per il “Piano Casa Italia”, che prevede l’utilizzo di 560 milioni di euro durante il periodo 2028-2030 per finanziare interventi mirati a migliorare la sostenibilità e la vivibilità degli spazi residenziali, al fine di contrastare il disagio abitativo e favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, riducendo al contempo il consumo di suolo.