Il fascino mistico dei Trulli: la storia di simboli pagani ed esoterici

 

 

I trulli sono delle costruzioni a secco che contribuiscono alla bellezza della Valle d’Itria e la riempiono di misterioso fascino. Storicamente, essendo semplici da edificare e di conseguenza, anche facili da demolire, erano ideali per evitare gli esattori delle tasse spagnoli durante il Regno di Napoli.     

Oltre alla praticità, i trulli sono anche stati motivo di curiosità, per via dei simboli e peculiarità che li rendono unici e diversi l’uno dall’altro. Scendendo maggiormente nei particolari, sia i pinnacoli che i simboli dipinti sui tetti, rappresentano dei concetti spirituali da decifrare con attenzione. 

I pinnacoli costituiscono la parte più alta dei trulli, il cui significato può essere legato a varie teorie. Il significato più spirituale riguarda il tentativo di elevazione verso il cielo e congiunzione con il dio Sole. Non si scarta, però, l’ipotesi che il pinnacolo sia una vera e propria firma dei maestri trullari o semplici segni distintivi di appartenenza a un determinato ceppo familiare. Tra le forme dei pinnacoli maggiormente ricorrenti vi sono quelli a sfera, tetraedrici, cruciformi, cuneiformi e stellati. 

Sono stati condotti degli studi approfonditi anche sui simboli misteriosi disegnati sui tetti dei trulli. A tal proposito, sono stati catalogati più di 200 diversi simboli con riferimento alla cultura primitiva, pagana o cristiana. I simboli non strettamente legati a queste categorie, sono stati ricondotti e catalogati come simboli magici, ornamentali e grotteschi. 

I simboli primitivi sono quelli più curiosi e misteriosi. Alcuni di questi, sono stati ritrovati anche su vasi e tombe e raffigurano per lo più numeri, intrecci di linee, punti ed altre tipologie di emblemi che richiamano la ciclicità della vita, come la svastica.
Per quanto riguarda i simboli pagani, questi sono legati prettamente a figure animali, quali: il bue (per scongiurare possibili sfortune), l’aquila (emblema della liberazione e dell’anima che aspira al cielo), il gallo (vigilanza), il cavallo (simbolo del lavoro), serpente (prudenza), il cane (la famiglia). 

Durante il Medioevo, con il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, anche i simboli sui tetti dei trulli sono cambiati e rappresentano quelli più diffusi e facilmente riconoscibili. Tra i simboli cristiani si annoverano: il candelabro a sette bracci, il sole (in rappresentanza del Cristo), la luna (simbolo dell’umanità e del mondo terreno), il cuore trafitto di Maria, la croce, calice eucaristico, l’ostia e la stella a sei punte. 

Nel gruppo dei simboli magici, invece, si ritrovano icone legate all’astrologia, quasi tutti in riferimento al buon auspicio, in particolar modo, per gli abitanti della casa (Toro), per i fratelli (Gemelli), per i genitori (Cancro), per i bambini (Leone) e per gli sposi (Bilancia). In tal direzione, invece, i Pesci rappresentano delle icone di protezione dai fulmini, il Sagittario contro l’ira divina  e l’Ariete come auspicio di una vita in salute. Anche Giove e il Tridente fanno parte di questo gruppo simbolico e, in particolare, quest’ultimo rivolto verso il cielo, emblema della Trinità.

I simboli ornamentali e grotteschi fanno parte di una categoria a parte e non hanno nulla a che vedere con la religione. Si tratta di icone che rappresentano la vera e propria essenza della famiglia come le iniziali o il lavoro da essi svolto all’interno della società (falce, zappa, bilancia, martello, raffigurazioni agricole quali uva, fiore di mandorlo, olivo, ecc…). 

Gli studi che, nel corso degli anni sono stati condotti per decifrare la simbologia dei trulli, sono frutto dell’intuizione e di parallelismi che hanno reso possibile trovare una chiave di lettura per queste strutture avvolte dal mistero.
 

  

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