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Acquisto della seconda casa: tasse e informazioni utili per l’investimento
L’acquisto di una seconda casa è considerato un investimento intelligente e, per la maggior parte dei casi, corrisponde a un’abitazione sfruttata per le vacanze o, semplicemente, un’abitazione di proprietà in cui non si vive abitualmente e, quindi, non è considerato un bene necessario come potrebbe esserlo la prima casa. Proprio per questo motivo, vi sono delle differenze a livello fiscale e bancario.
La concessione del mutuo per l’acquisto della seconda casa ha delle politiche meno flessibili rispetto all’acquisto della prima. Le banche, infatti, giudicano tale investimento maggiormente rischioso ed erogano un prestito pari al 60% del valore dell’immobile, a fronte dell’80% concesso per gli acquisti delle prime case.
Anche le tempistiche di rimborso del prestito sono meno flessibili rispetto a quelle della prima casa. Mentre per quest’ultima si potrebbe arrivare alla stipula di un mutuo a 40 anni, per la seconda casa il termine massimo è fissato a 30 anni.
Per quanto riguarda i tassi d’interesse, anch’essi sono più alti rispetto a quelli stabiliti per l’acquisto di una prima casa.
L’acquisto della seconda casa ha delle differenze dal punto di vista economico anche per quanto riguarda il rogito e le imposte. A tal proposito, è bene considerare che, per quanto riguarda la parcella del notaio, si parla di un 30% in più rispetto a quella della prima casa.
L’imposta catastale e quella ipotecaria non variano nel caso in cui si tratti di prima o seconda casa, ma l’imposta di registro per l’acquisto della seconda abitazione è fissata al 9%, contro il 2% stabilito per la prima casa. Tale tassazione aumenta al 10% sul prezzo d’acquisto (22% se appartenente alla categoria di immobili di lusso), nel caso in cui si compri da un’azienda o direttamente dal costruttore.
Le differenze dal punto di vista economico non sono solo legate alla concessione dei mutui o alle imposte per l’acquisto. La seconda casa, infatti, viene tassata al 2%, al contrario della prima la cui tassazione è allo 0,25% e non sono previste detrazioni fiscali.
La gestione della seconda casa prevede tassazioni diverse rispetto alla prima. L’Irpef è una delle imposte da pagare per la seconda casa e viene calcolata in base alla rendita catastale dell’immobile e reddito del proprietario. L’Imu (imposta municipale unica) e la Tari (tassa legata ai servizi pubblici erogati dall’amministrazione comunale) sono due imposte da pagare nel caso di possesso di una seconda casa, eliminate totalmente per le prime abitazioni.
Per quanto riguarda la Tasi (incorporata nell’Imu), vi sono delle riduzioni fiscali nel caso in cui si tratti di una seconda abitazione ad uso esclusivamente stagionale, per immobili rurali o per residenti all’estero per un periodo maggiore ai 6 mesi.