Acquistare una casa in città o andare a vivere in campagna quale scelta fare? 

 

 

Scegliere il posto per vivere non è sempre una scelta immediata. Quando si decide di acquistare casa, la prima domanda che sorge quasi spontanea è “dove?”. La risposta non è sempre scontata. La vita in città, così come quella in campagna presentano vantaggi e svantaggi da considerare prima di prendere una decisione definitiva. Ad ogni modo, la scelta è sempre molto soggettiva poichè dipende da quali sono le necessità e le prospettive di carriera e vita.

 

Vantaggi e svantaggi della vita in città

 

Vivere in città è una soluzione comoda dal punto di vista di servizi, eventi culturali e opportunità. La facilità di raggiungere senza auto qualunque punto della città ed avere tutto a portata di mano, sono degli elementi che giocano a favore di coloro che non hanno voglia di prendere l’auto per ogni minimo spostamento o che, addirittura, ne sono sprovvisti.

la città è ottima, dunque, per chi ha voglia di spostarsi a piedi e avere a portata di mano ristoranti, supermercati, negozi di ogni sorta e uffici in qualunque momento della giornata, senza quasi organizzarsi previamente. 

Le opportunità lavorative e di networking per chi vive in città sono di gran lunga maggiori rispetto alla vita di campagna. Il mercato del lavoro, sempre più dinamico, si prende vita in città e si sviluppa attorno ad essa. L’accrescimento professionale e le svariate opportunità per cambiare lavoro, essendo in città, sono a portata di mano. 

Un altro vantaggio della vita urbana consiste nelle opportunità culturali e sociali che si presentano quotidianamente. Vivendo in città non ci si annoia, è molto facile trovare qualche manifestazione, centri associativi, culturali o artistici da frequentare. Inoltre, la molteplicità di locali presenti in città e organizzazione di eventi musicali permettono di avere una vita sociale ampia e divertimento assicurato.

Oltre al trasporto pubblico e alla vita sociale e lavorativa in generale, anche l’offerta scolastica e sanitaria è varia, permettendo al cittadino di scegliere tra un’ampia gamma. 

Vivere in città, però, non è del tutto positivo. Bensì ci siano tanti vantaggi, sono presenti anche degli svantaggi. In primo luogo il costo della vità è più elevato. Vivere in città non è per tutti, è necessario avere un reddito congruo per l’affitto o acquisto di una casa. 

Dal punto di vista immobiliare, in genere, si spende di più per ottenere spazi minori rispetto a quelli che potrebbero essere acquistati con lo stesso budget in campagna. A questo, è necessario sommare il costo della vita maggiore. 

La vita urbana è un compromesso anche dal punto di vista dello smog e la mancanza di spazi verdi. I livelli di inquinamento delle città sono sempre maggiori a discapito della salute. La frenesia, i rumori e lo stress continuo dei ritmi dettati dalla città sono, spesso, un problema per chi voglia trovare un po’ di relax, soprattutto, vivendo in condomini. 

 

Vantaggi e svantaggi della vita di campagna

 

Vivere in campagna significa in primo luogo essere a contatto con la natura e la genuinità. Al contrario della vita urbana, infatti, la vita rupestre va di pari passo con la buona salute. La mancanza di smog e frastuono giovano sul riposo e sulla permanenza stessa. 

Prendere in considerazione un trasferimento in campagna significa sposare uno stile di vita più calmo e rallentato che, come detto in precedenza, giova, sicuramente, sulla salute, riducendo il rischio di contrarre malattie respiratorie o sviluppare patologie cardiovascolari. 

Il maggior movimento e l’aria genuina della campagna non ha prezzo. Sono sicuramente due punti molto positivi da prendere in considerazione nel momento di decisione. 

Per quanto riguarda i costi, la vita in campagna è una soluzione economica, adatta a tutte le tasche. Sia gli affitti che gli acquisti di case hanno prezzi nettamente minori rispetto alla città ed è possibile trovare offerte vantaggiose di grandi dimensioni e risparmiare ulteriormente con l’autoproduzione alimentare.

la vita rupestre può essere molto economica anche dal punto di vista del risparmio energetico. È più facile, infatti, installare stufe a legna o impianti fotovoltaici, considerando i grandi spazi di cui è provvista un’abitazione in campagna.

Il traffico di gran lunga ridotto e l’assenza di pericoli fanno della vita in campagna un luogo idoneo per le famiglie con bambini. Quest’ultimi, infatti, hanno la possibilità di vivere in un ambiente più stimolante nel quale poter giocare all’aperto senza incorrere in pericoli. 

Per quanto riguarda gli svantaggi della vita rupestre, la comodità è una dei principali punti da considerare. L’assenza del trasporto pubblico e la lontananza dai servizi quali negozi, ristoranti, supermercati e uffici, rendono gli spostamenti più difficili in mancanza di auto. A questo si deve sommare la mancanza di copertura per la fibra ottica e, dunque, una connessione internet o cellulare, spesso, non soddisfacente.

Vivere in campagna significa, spesso, condurre una vita da pendolari. La maggior parte delle opportunità lavorative sono in città, quindi, è necessario spostarsi durante le ore di lavoro a meno che non si decida di lavorare nell’ambito dell’agricoltura o allevamento, seppur con stipendi più bassi.

L’offerta culturale è di gran lunga minore rispetto agli ambienti urbani, così come l’intrattenimento. Spesso, infatti, per partecipare ad un evento o cena, è necessario fare molti km per raggiungere il luogo.

 

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