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Tutto ciò che c’è da sapere sugli immobili non accatastati
Accatastare un immobile è un processo indispensabile per la vendita e consiste nella registrazione dello stesso presso l’Agenzia delle Entrate che assegna all’immobile un codice univoco, stabilendone anche il valore e le tasse. Legalmente, questa procedura è indispensabile e obbligatoria per la vendita.
Un immobile non accatastato, dunque, non potrà essere venduto. Diventa obbligatorio sanare questa mancanza anche nei casi in cui debbano essere effettuati interventi di ristrutturazione che prevedono dei cambi di destinazione d’uso, degli ampliamenti, restauri o nuove costruzioni che ne modificano il valore fiscale.
Registrare l’immobile al Catasto è imprescindibile per compiere qualunque operazione legata ad esso.
La mancata registrazione al Catasto comporta il divieto di vendita e delle sanzioni pecuniarie che possono arrivare anche a circa 8.650€.
In caso di vendita è necessario verificare anche l’intestazione e la planimetria catastale poichè deve, necessariamente, corrispondere alla situazione reale. Qualora manchi la dichiarazione di conformità durante l’atto di vendita, quest’ultima risulterebbe nulla e il proprietario dell’immobile potrebbe essere tenuto a risarcire i danni.
Nonostante la norma generica, ci sono degli immobili esenti dall’obbligo di accatastamento. Tale situazione è regolata dal Decreto del Ministero delle Finanze n. 28 del 1998 secondo il quale è non è imprescindibile accatastare una proprietà se si tratta di:
Tettoie;
Vasce per acquacoltura o irrigazione;
Superficie coperta inferiore a 8 mq;
Strutture prive di fondamenta;
Strutture senza coperture;
Serre;
Pozzi, purchè siano inferiori a 1.80m e con un volume inferiore a 150mc;
Strutture con uno stato di degrado accentuato;
Infrastrutture di reti pubbliche.
Ad ogni modo, è sempre consigliabile rivolgersi ad un agente immobiliare esperto per portare a termine le giuste pratiche per acquistare o vendere una proprietà. Questo garantisce una perfetta gestione dell’affare ed evita le complicazioni e disguidi che possono venirsi a creare in caso di mancato accatastamento.
Accatastare un immobile è una pratica che deve essere portata a termine da un tecnico abilitato (geometra, ingegnere o architetto). Qualora si tratti di una nuova ostruzione, è necessario far redigere un mappale per l’inserimento della proprietà nel contesto urbano.
In seguito, è obbligatorio l’inserimento della planimetria dell’immobile in questione nel sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate. Questo è un passaggio fondamentale per gli immobili già esistenti.
Con l’accatastamento si definisce anche la destinazione d’uso in base alle caratteristiche tecnico-fisiche della proprietà ed è necessario anche per ottenere il certificato di agibilità. Tale documento, attesta la classe energetica, la conformità degli impianti e le condizioni di sicurezza dell’immobile.