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Richiedere un mutuo è un’operazione che prevede una serie di scelte da compiere. In primo luogo, è necessario capire a quale istituto di credito rivolgersi, dipendendo dai tassi di interesse proposti. È possibile, infatti, richiedere il finanziamento anche ad un altra banca che non sia la propria. Qualora si voglia cambiare banca è consigliabile leggere bene tutte le condizioni per capire se, effettivamente, ne valga la pena.
Una volta scelto l’istituto di credito con il quale stipulare il mutuo per l’acquisto di una casa, è necessario scegliere tra tasso variabile e fisso. Optando per il variabile, ci si assume il rischio che la quota mensile da pagare cambi con il tempo e che possa anche aumentare in base all’andamento dell’Euribor. Il tasso fisso, invece, consente di pagare la stessa cifra per tutta la durata del mutuo, nonostante gli andamenti del mercato.
La scelta del tasso va di pari passo con la durata prevista per la restituzione dell’importo prestato.
Il lasso di tempo di restituzione del finanziamento può essere breve (inferiore ai 18 mesi), medio (tra 5 e 10 anni) o lungo (20-30 anni).
Non sempre un mutuo è richiesto per l’acquisto di un immobile. È possibile prendere denaro in prestito dagli istituti bancari anche per arredare o ristrutturare la propria casa. Per queste operazioni, di solito, i mutui a breve termine sono quelli più indicati poichè la somma di denaro da restituire è minore.
I mutui a medio termine, invece, vengono richiesti qualora si abbia a disposizione una somma di denaro cospicua da investire nell’acquisto di un immobile. In questi casi, il prestito potrà essere restituito in un lasso di tempo non troppo alto.
Al contrario, se il prestito da richiedere equivale alla maggior parte della somma necessaria per l’acquisto di una nuova casa, è consigliabile optare per la lunga durata, poichè l’importo da restituire sarà cospicuo.
È importante sapere che, prima di concedere un mutuo, la banca deve effettuare dei controlli per analizzare la situazione del richiedente, valutando la possibilità di restituzione e la situazione patrimoniale. In primo luogo, infatti, prima di concedere un mutuo, l’istituto di credito verifica il grado di affidabilità nei pagamenti, controllando lo storico e la puntualità di solvenza. La banca si rivolge anche alla Camera di Commercio per verificare la possessione di società a rischio di fallimento e lo storico di eventuali società in cui è stato coinvolto il richiedente.
Oltre ai controlli sull’affidabilità, la banca valuta anche il reddito e la compatibilità tra l’importo da prestare e il valore dell’immobile, esaminato attraverso perizia. Per quanto riguarda il reddito, non esiste una soglia minima ma, la rata mensile non può superare il 30% del reddito familiare. Inoltre, non vengono concessi mutui a richiedenti con più di 75 anni.
Qualora l’importo della rata superi un terzo dello stipendio o siano state rilevate delle irregolarità nell’immobile, il mutuo potrebbe non essere concesso, a prescindere dalla situazione finanziaria idonea del richiedente.
Affidarsi ad un esperto del settore o farsi aiutare da un agente immobiliare è sempre una buona idea per non incorrere in errore o perdere la possibilità di concessione del mutuo.