Saremo sempre a disposizione per ogni tua esigenza!
Tutto ciò che prevede la legge per evitare la costruzione di una veranda abusiva
L’acquisto di una casa potrebbe sembrare un’operazione molto semplice, ma bisogna considerare svariati fattori, per evitare l’incombere di problemi in futuro. Per questo motivo, affidarsi ad un esperto è una delle scelte migliori da fare. Uno dei problemi che possono sorgere e di cui ci si deve preoccupare nel momento dell’acquisto di una casa, riguarda la legittimità delle strutture, soprattutto per quanto concerne la costruzione delle verande chiuse.
Si parla di condono per definire una legge speciale emanata dal Governo, che mette in regola determinate strutture edilizie, in un determinato periodo di tempo. Scendendo maggiormente nei particolari, in Italia ci sono stati tre condoni: quello del 1985, che prevedeva la messa a norma di tutte le costruzioni irregolari edificate in modo completo entro il 1° ottobre 1983; il condono del 1994 per le costruzioni edilizie irregolari realizzate entro il 31 dicembre 1993 e quello del 2003, che non prevedeva la messa a norma di strutture che avessero apportato un accrescimento volumetrico maggiore del 30%.
La costruzione edilizia non autorizzata è un illecito penale e amministrativo e, di conseguenza, soggetta a sanzioni. Per capire se una veranda sia in regola o meno, soprattutto in caso in cui si tratti di immobili datati, è necessario consultare la planimetria depositata al Comune, per capire se fosse prevista o meno la suddetta costruzione.
Se la veranda in questione non dovesse risultare lecita, è possibile optare per una sanatoria, ovvero un provvedimento amministrativo che preveda la messa a norma della veranda, in base alle leggi urbanistiche vigenti. Qualora la legge non contempli la possibilità di mettere a norma tale struttura, sarà necessario procedere con la demolizione della veranda.
In primo luogo, bisogna distinguere due tipi di verande: quella mobile e quella fissa. Per quanto riguarda la presenza di una veranda mobile, le procedure burocratiche sono più semplici, in quanto, sarà necessario solo presentare al Comune di appartenenza la DIA (Denuncia di Inizio Attività), permettendo la legittimazione dell’inizio dei lavori di costruzione dopo 30 giorni dalla presentazione. Qualora si tratti, invece, di una veranda fissa, sarà imprescindibile lo studio volumetrico per verificarne la variazione. A tal proposito, sarà indispensabile richiedere un permesso per costruire alla commissione edilizia e, solo in seguito all’approvazione, sarà possibile presentare la DIA e procedere con i lavori di costruzione.
Nel momento dell'acquisto di un immobile è importante verificare, con un tecnico specializzato, che non vi siano opere abusive, come la realizzazione illecita di una veranda. L’acquirente che subentra al precedente proprietario, infatti, anche se non soggetto a pene per gli illeciti costruttivi commessi, potrebbe dover far fronte alla demolizione della stessa, nell’eventualità non fosse in linea con il piano urbanistico e, di conseguenza, gli sia rifiutata la sanatoria.