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Guida completa per gli affitti turistici in Puglia
Secondo l’articolo 1 comma 2 lettera c) della legge del 9 dicembre 1998, n. 431, le locazioni turistiche sono degli alloggi di proprietà dati in locazione per finalità esclusivamente turistiche. Gli affitti turistici possono prevedere la locazione di tutta la proprietà o solo di una parte.
I proprietari delle case ad uso turistico devono necessariamente iscrivere le proprie strutture ricettive al Registro regionale. A seguito, verrà rilasciato un Codice Identificativo di Struttura, anche conosciuto come CIS ed effettuare la registrazione all’interno del Digital Management System (DMS).
È necessario, inoltre, distinguere la casa vacanze dall’affitto turistico. La prima, prevede un impegno continuativo, mentre, la seconda, è puramente occasionale e può essere sfruttata nei periodi di maggiore attività turistica.
Ultimamente, sempre più gente, soprattutto in Puglia, considera più redditizio affittare la propria casa ai turisti, piuttosto che optare per locazioni a lungo termine. Come tutto, anche in questo caso, ci sono vantaggi e svantaggi.
In primo luogo, avere una casa da adibire a struttura ricettiva, significa accettare le prenotazioni ed essere disponibile ad accogliere. Oggigiorno, le modalità di self check-in, hanno ridotto l’impegno personale, soprattutto nel caso in cui si possegga un altro lavoro.
Ad ogni modo, per rispondere alla domanda se sia o meno redditizio avere un appartamento da adibire a struttura ricettiva, è importante capire bene quali sono le spese e come imporre il giusto prezzo a notte.
Il discorso della scelta dei prezzi, è molto ampio. In primo luogo, bisogna considerare la stagionalità. Ovviamente, nei mesi di alta stagione, i prezzi dovranno essere leggermente più alti, rispetto ad altri periodi dell’anno. Ad ogni modo, è bene sempre dare uno sguardo ai competitor, affinché i prezzi stabiliti non siano fuori mercato.
Per stabilire un prezzo a notte idoneo, è anche necessario considerare il numero degli ospiti, dei posti letto e lo stato dell’edificio e della casa stessa. Più una casa è nuova e ben tenuta, maggiore sarà il prezzo da richiedere.
Inoltre, è bene definire il prezzo in modo che sia in linea con le spese. Ci sono molti portali a cui affidarsi per gli affitti turistici ma, hanno dei costi di gestione e, quindi, una percentuale delle prenotazioni è destinata allo stesso portale.
Sui ricavi degli affitti turistici c’è da considerare anche che, il 21% del ricavato andrà nelle casse dello Stato che tassa i soggiorni di questo tipo.
Anche in Puglia, come in altre Regioni d’Italia, è stata introdotta la tassa di soggiorno e, di conseguenza, anche l’obbligo di dichiarare in Questura, chi sono gli ospiti e quanto si trattengono.
Considerando tutte le spese alle quali bisogna far fronte, inclusa la pulizia, nelle città più turistiche il rendimento annuo è compreso tra il 5% e il 6% lordo.