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Tutto ciò che c’è da sapere sull’affitto di un appartamento a studenti
Trovare delle soluzioni ai rincari che stanno determinando questo nuovo periodo storico, sta diventando sempre più una delle priorità per molte famiglie italiane. A tal proposito, una casa di proprietà non deve essere esclusivamente considerata come una spesa in più da dover affrontare, ma potrebbe convertirsi anche in una fonte aggiunta d'ingressi.
Affittare a studenti una casa di proprietà è una delle soluzioni più utili e convenienti da prendere in considerazione. Nel momento in cui si sceglie di perseguire questa strada, è importante capire bene tutti i passi da compiere e farlo in modo idoneo e legale.
Prima ancora che entrino gli affittuari, nel caso in cui si tratti di un appartamento arredato, è necessario fare un inventario dell’arredamento presente, annotando le condizioni di usura e lo stato degli elettrodomestici. Una volta deciso il numero degli inquilini, è necessario che vengano informati delle regole del condominio.
Al fine di avere maggiori garanzie di pagamento, è bene chiedere la caparra ad ogni inquilino. È bene tener presente anche che tale cifra da anticipare non deve superare due mensilità.
Scegliere il contratto migliore per l’affitto di una casa è sempre un argomento che desta dubbi e incertezze. Sebbene il contratto sia un documento utile e obbligatorio ai fini legali, garantendo il normale svolgimento del rapporto di locazione, potrebbe risultare uno scoglio da superare per chi è alle prime armi e non conosce il sistema.
Il contratto per studenti è caratterizzato dalla durata transitoria e può essere firmato anche dai genitori, fungendo da garanti per i propri figli. Tale durata limitata è regolata dalla legge e deve essere di minimo 6 mesi, ma senza superare i trentasei. Per poter stipulare un contratto studenti è necessario che gli inquilini risiedano in un altro Comune e che in quello di affitto vi sia un polo universitario limitrofo.
È bene considerare che il contratto di affitto per studenti deve necessariamente contenere le generalità di entrambe le parti, l’ubicazione dell’immobile oggetto della locazione e la circostanza per la quale avviene la locazione che, in questo caso, corrisponde all’iscrizione da fuori sede ad un corso di studi presso il polo universitario adiacente. Non deve essere dimenticato l’importo del canone e le modalità di pagamento che può essere effettuato in qualunque modalità, anche in contanti, nel momento in cui non superi la somme di 3.000€.
All’interno del contratto d’affitto possono anche essere specificate le spese. Il decreto ministeriale 30 dicembre 2002 sancisce delle macrocategorie nelle quali si raggruppano vari tipi di spese (impianti di riscaldamento, condizionamento, illuminazione, ecc…).
In questo quadro generale, non bisogna sottovalutare la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle entrate che, ai fini legali, è una pratica obbligatoria. La procedura è molto semplice e bisogna effettuarlo entro e non oltre 30 giorni. Affinché la pratica di registrazione vada a buon fine, è necessario recapitare due copie del contratto, il versamento dell'imposta di registro e pagare la marca da bollo da 16 euro ogni 4 pagine di contratto.
L’alternativa al contratto di locazione di tutta la casa è costituita dalla locazione di una sola stanza. Anche in questo caso, ci sono delle regole fiscali da tenere in considerazione. Una delle suddette è la possibilità di richiedere un sistema di tassazione agevolata attraverso la cedolare secca, permettendo, così, di sostituire il pagamento dell’IRPEF e di altre imposte come quella sul bollo per la registrazione dei contratti d’affitto.