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Tutti i dettagli burocratici per cambiare le condizioni del mutuo stipulato per l’acquisto della casa
Quando si acquista una casa e non si è in possesso di tutta la somma di denaro per portare a termine l’operazione, spesso si ricorre all’apertura di un mutuo presso un istituto di credito. Nel momento della stipula si firmano delle condizioni che prevedono anche dei tassi d’interesse (variabili o fissi) per la restituzione del prestito in rate mensili. Tali tassi d’interesse variano nel tempo in base all’andamento del mercato ed è possibile che, con il passare degli anni, ci si ritrovi con delle condizioni datate e poco agevoli dal punto di vista economico.
Proprio per questo motivo, è consigliabile dare uno sguardo periodico agli andamenti del mercato e alle agevolazioni previste dai vari cambi legislativi che potrebbero ridurre i costi e stabilire dei vantaggi economici non indifferenti.
Rinegoziare un mutuo significa rivolgersi alla banca di appartenenza che ha erogato precedentemente il mutuo e chiedere una revisione delle condizioni al fine di migliorarle. Tale procedura è regolata dalla legge, poiché rientra nelle libertà delle parti di rivedere e ridiscutere i termini di un contratto sottoscritto previamente.
La rinegoziazione è un atto che si prende in considerazione nel momento in cui sorgono delle difficoltà economiche da parte del mutuatario, il quale non riesce a far fronte alle spese, divenute troppo onerose o nel caso in cui si siano ridotti gli ingressi reddituali. Inoltre, è possibile anche che la rinegoziazione del mutuo sia proposta dalla banca nel momento in cui il mutuatario vuole procedere con la surroga (passaggio del mutuo presso un altro istituto di credito con condizioni economiche più agevolate).
È bene tener presente che, nel caso in cui si proceda con una rinegoziazione del mutuo, non è necessario stipulare nuovamente un contratto. Fa fede sempre quello originale, quello che cambia sarà solo la ridefinizione delle regole.
La sostituzione del mutuo è una valida alternativa alla surroga e alla rinegoziazione e consiste nella stipula di un nuovo contratto. Tale processo è preso in considerazione nel caso in cui gli indici Euribor e Euris siano talmente convenienti rispetto alle condizioni stipulate in precedenza da pensare di passare da un tasso fisso a uno variabile o viceversa.
È consigliabile, inoltre, prendere in considerazione l’opzione di sostituzione del mutuo anche nel momento in cui venga modificato il valore attribuito allo spread e che questo sia più conveniente.
Un altro caso in cui è vantaggioso optare per la sostituzione del mutuo è caratterizzato dalla modifica delle spese aggiuntive. Tali somme da pagare periodicamente potrebbero essere ridotte o, addirittura, eliminate.
L’ultimo aspetto da considerare che porterebbe a prendere la decisione della sostituzione del mutuo consiste nel poter contare su una liquidità aggiuntiva. In tal caso, la sostituzione intaccherebbe il capitale residuo che, con un importo maggiore a disposizione, risulterebbe ulteriormente vantaggioso.
Ad ogni modo, per qualunque operazione di sostituzione, è consigliabile rivedere con la banca le condizioni che si sono stipulate previamente per capire se, il cambio, possa essere oggetto di ulteriori spese e valutarne il reale risparmio.