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Quanto costa una ristrutturazione nel 2022 e come affrontare il rincaro dei materiali
Oggigiorno, il rincaro dei prezzi dei materiali sta mettendo non pochi bastoni tra le ruote ai proprietari di casa che devono procedere con una ristrutturazione. La scarsità delle materie prime, dovuta alla guerra in Ucraina, è uno dei temi principali che sta mettendo in crisi molte aziende di settore. A tal proposito, è intervenuta anche l’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) che ha rilevato la possibilità di un fermo per i cantieri, causato dall’impossibilità di adeguarsi ai nuovi prezzi.
Dal punto di vista economico, dando una rapida occhiata ai costi veri e propri di una ristrutturazione, questa varia molto in base alle scelte effettuate e alla mole di lavoro. Sicuramente, la ristrutturazione di una casa antica è molto più onerosa di una di nuova costruzione e, considerando una superficie di circa 60mq, in media, la spesa potrebbe aggirarsi attorno ai 72.000€.
I piani governativi di ripresa economica, come l’introduzione di incentivi fiscali, si sono rivelati delle misure importanti per ammortizzare il colpo. C’è anche da considerare che, oltre ai rincari sui materiali, ad aumentare sono anche i tempi di consegna. A tal proposito, è bene considerare di richiedere per tempo i materiali necessari per portare avanti i lavori.
Il bonus ristrutturazioni 2022 è stato prolungato fino a fine anno ed è applicabile agli interventi che non superino i 96.000€ di spesa e spetta a tutti coloro che hanno pagato regolarmente le imposte sui redditi che siano o meno proprietari di casa.
Le detrazioni IRPEF sono pari al 65% per tutti i lavori di adeguamento antisismico ed efficienza energetica, mentre del 50% per i restauri edilizi.
È bene precisare che non tutti i lavori di ristrutturazione sono inclusi nel piano governativo per le detrazioni. A tal proposito, tutti gli interventi che rientrano nella manutenzione ordinaria, non sono compresi (es. tinteggiatura, cambio della pavimentazione o sostituzione dei sanitari). Quelli che, invece, rientrano tra gli interventi detraibili sono:
realizzazione di ascensori;
rifacimento tetto;
abbattimento delle barriere architettoniche o di pareti interne;
installazione di sistemi di sicurezza;
creazioni di posti auto;
rifacimento del bagno, sottotetto, scale e balconi;
tende da sole;
rifacimento dell’impianto elettrico e condizionamento;
sostituzione infissi.
Beneficiare del bonus ristrutturazioni è molto semplice basta apportare i seguenti documenti:
autorizzazione e comunicazione dell’inizio dei lavori da inviare all’Azienda Sanitaria Locale;
domanda di accatastamento, qualora si tratti di un immobile non ancora censito;
ricevute di pagamento IMU e ricevute fiscali delle spese sostenute;
approvazione dei lavori da parte dell’assemblea condominiale con relativa ripartizione delle spese in base alla tabella millesimale, nel caso in cui si tratti di interventi all’edificio riguardanti tutti i condomini.