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I cambiamenti del mercato immobiliare sono lo specchio di ciò che succede a livello economico, occupazionale e sociale. Nel corso degli anni, nella provincia di Taranto si sono registrate varie fluttuazioni del mercato immobiliare e le ultime analisi fanno ben sperare per il futuro.
Il 2022 è stato l’anno dell’incremento delle transazioni immobiliari, registrando il 2,9% in più rispetto all’anno precedente. Nel 2023 il numero delle compravendite a livello locale si è mantenuto stabile ma, con una lieve diminuzione dei prezzi per l’acquisto degli immobili da ristrutturare. La causa di tale fenomeno è stata determinata dall’incremento dei prezzi per portare a termine i lavori di ristrutturazione. Un aumento dei prezzi, invece, si è riscontrato per gli immobili nuovi e ristrutturati, soprattutto, se a basso consumo energetico, stabilendo un costo medio di 947€/mq per la provincia di Taranto (dato aggiornato a dicembre 2023).
Per quanto riguarda i canoni d’affitto, nella provincia di Taranto si è riscontrato un incremento del 3,3% e poca disponibilità a lungo termine, per via degli affitti stagionali e a breve termine.
Anche l’aumento dei tassi per la richiesta dei mutui è un fattore che incide parecchio sull’oscillazione del mercato immobiliare sia per quanto riguarda la locazione, che per la compravendita. L’aumento dei tassi ha, di fatto, impededito l’accesso all’acquisto ad una buona fetta della popolazione che ha preferito optare per l’affitto.
Le prospettive per il 2024 sono positive grazie ai tassi d’interesse leggermente in calo, anche se, non toccheranno i bassi livelli registrati nel 2021. Per quanto riguarda la questione dei prezzi, invece, non sono previsti crolli ma, si parla piuttosto di stabilità rispetto all’anno precedente.
È bene sottolineare anche che, secondo le previsioni, ci si aspetta una crescita della compravendita delle case vacanza. Gli investimenti immobiliari in località turistiche per uso personale o da trasformare in b&b saranno maggiori rispetto ai dati registrati negli anni precedenti.
Ad ogni modo, il 2024 sarà l’anno della crescita della domanda (+19% per il Sud Italia) e della riduzione delle nuove costruzioni.
La Valle d’Itria anche nel 2024 continuerà ad essere uno dei territori più richiesti degli investitori stranieri per l’acquisto di case vacanza. Trulli da ristrutturare e masserie sono al centro dell’attenzione per la crescita di acquisti avuta negli anni scorsi e che continuerà a crescere anche nel 2024.
Fino ad oggi, la maggior crescita degli acquirenti stranieri si è notata ad Ostuni, seguita da Carovigno e Ceglie Messapica. Per la maggior parte si parla di acquirenti statunitensi (22.13%), seguiti dagli inglesi (13,22%), tedeschi (10,24%) e francesi (9%).
La tipologia di immobili più ricercati, fino ad ora, sono state le ville (25,26%), seguiti dai trulli (22,79%) e casolari (12,26%).