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Dal 1 aprile 2024 le famiglie italiane non potranno più fare affidamento sul contributo straordinario per le bollette dell’energia elettrica. Nonostante ciò, resterà in vigore il bonus ordinario. Ciò significa che, i cittadini in difficoltà non perderanno totalmente gli aiuti sul pagamento delle bollette ma, solo una parte, potendo comunque usufruire di uno sconto sulla luce, seppur minore rispetto a quello usufruito fino ad ora.
Il bonus straordinario sulle bollette della luce è stato varato il 25 settembre 2023 e consisteva nel poter ottenere un maggior sconto in bolletta per le famiglie in difficoltà, con ISEE fino a 15.000€ o 30.000€ se con 4 figli a carico. Tale ulteriore sconto non potrà più essere richiesto e sarà erogato solo quello ordinario, in modo automatico, dopo aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica.
Dal 1 gennaio 2024 anche i limiti di reddito d’accesso ai bonus di luce e gas sono stati modificati. In tal senso, saranno prese in considerazione solo le famiglie con un ISEE fino a 9.530€ con 3 figli a carico e 20.000€ se si parla di 4 figli.
Ad ogni modo, non ci si dovrà preoccupare poichè sono previste delle riduzioni per il trimestre aprile-giugno 2024. In particolar modo, si parla di una riduzione del 19,8% dell’importo totale della bolletta della luce, che si traduce in una diminuzione di circa 20,24€ al kW/h, stimando un risparmio medio di 135€ all’anno per famiglia. Il calo dei prezzi è un fenomeno dovuto alle quotazioni delle commodities sui mercati all’ingrosso.
Tale avvenimento, ad ogni modo, va tenuto sotto controllo e potrebbe variare da un momento all’altro a causa delle tensioni in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina.
È bene anche sapere che, nell’importo totale della bolletta della luce, solo un terzo equivale al consumo di energia. Il resto dell’importo è composto dalle imposte, dalle spese di gestione e oneri.
Dal 1 luglio 2024 non si potrà più usufruire del mercato tutelato e, tutti i cittadini che rientrano in questa tipologia, passeranno al servizio a tutele graduali che durerà all’incirca tre anni. A tal proposito, le utenze di tutti coloro che non hanno ancora fatto richiesta per il passaggio, alla fine del periodo, verranno prese in carico da fornitori che si aggiudicheranno l’asta.
Fino ad ora, con il mercato tutelato era l’ARERA l’ente interessato che si incaricava di fissare i costi dell’energia e controllare la concorrenza. Dal 1 luglio in poi, invece, le tariffe saranno stabilite dal mercato libero, senza obbligo di revisione periodica. Nelle bollette dei due mesi precedenti vi saranno le istruzioni per scegliere l’offerta appartenente al mercato libero.