Corretto smaltimento dei rifiuti: guida pratica per non sbagliare

 

 

Durante la vita quotidiana, è all'ordine del giorno gettare nell'immondizia rifiuti e oggetti rotti. È importante, però, che la collocazione negli appositi spazi avvenga correttamente, affinché il riciclo possa andare a buon fine e inquinare il meno possibile l'ambiente.
Un classico esempio di smaltimento erroneo è costituito dai cartoni delle pizze. A tal proposito, non esiste una regola standard e, il fatto che il cartone sia sporco, potrebbe destabilizzare e creare dubbi circa la corretta collocazione. In effetti, la chiave di svolta per non sbagliare, in questo caso, corrisponde proprio alla condizione e ai residui presenti al suo interno. Qualora il cartone fosse privo di residui di pizza o macchie d'olio, è possibile gettarlo nel bidone della carta. Al contrario, un cartone sporco e contaminato da sostanze organiche, deve essere necessariamente gettato nell'umido al fine di non contaminare il resto della carta da riciclare. È possibile anche separare i pezzi sporchi da quelli puliti, collocando il tutto in cassonetti differenti.

Come detto in precedenza, per il cartone della pizza non esiste una regola ben precisa, ma cosa succede nel caso in cui vi siano regole che stabiliscano il corretto smaltimento di oggetti? Come tutte le disposizioni, anche in questo caso l'erroneo smaltimento potrebbe portare ad ingenti multe e, proprio per questo motivo, è bene conoscere la corretta collocazione per lo smaltimento e procedere correttamente.

 

Come funziona lo smaltimento degli elettrodomestici?

Gli elettrodomestici costituiscono il maggior problema di smaltimento qualora non vengano collocati correttamente. A tal proposito, però, al contrario del caso sviluppato in precedenza, esistono delle leggi precise che regolano la giusta collocazione di detti oggetti dismessi.
In un primo luogo, è bene sottolineare che, per la maggior parte dei casi, i negozi di elettrodomestici si incaricano dello smaltimento del vecchio, nel momento in cui sia da sostituire con uno nuovo. Nel caso in cui, invece, l'elettrodomestico rotto vada gettato senza sostituzione, esistono delle isole ecologiche apposite, adibite per tali procedure di dismissione. È importante, comunque, sapere che tali regole non sono standard e possono variare in base all'organizzazione del proprio Comune di riferimento. E’ bene, dunque, assicurasi come funzioni nel proprio territorio per evitare errori. In linea generale, per la maggior parte dei casi, il trasferimento dell'elettrodomestico alle isole ecologiche può essere supportato da un servizio di raccolta a domicilio gratuito.

 

Quali sono le sanzioni per chi non rispetta le regole di smaltimento?

Il Ministero dell'Ambiente ha stabilito delle multe per tutti coloro che non rispettano le regole di smaltimento. Secondo il decreto ministeriale n. 121/2016 le sanzioni posso partire da un minimo di 300€ e arrivare ad un tetto massimo di 3.000€. Qualora lo smaltimento dell'oggetto in questione sia reputato dannoso o pericoloso per la salute, tali cifre possono anche raddoppiare.

È, dunque, importante tenere presente che è assolutamente illegale abbandonare gli elettrodomestici RAAE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) per strada o accanto ai cassonetti, anche nel caso in cui non siano di grandi dimensioni.
 

 

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