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Legge di Bilancio 2024: quali sono le novità per il settore immobiliare?
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Legge di Bilancio 2024: quali sono le novità per il settore immobiliare?

Misure positive e negative della Legge di Bilancio 2024 per il settore immobiliare

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La Legge di Bilancio 2024 porta con sè molti cambiamenti per il settore immobiliare con conseguenze positive e negative. 

In primo luogo, se si parla di Legge di Bilancio, non si può non parlare dei mutui sull’acquisto della prima casa. A tal proposito, oltre all’incremento di 282 milioni di euro del Fondo di garanzia dello Stato (Consap), è stata prolungata la data di scadenza per poter usufruire della garanzia massima dell’80% fino al 31 dicembre 2024, includendo anche nuove categorie prioritarie (giovani coppie, genitori single con figli minorenni, under 36, conduttori di alloggi Iacp e nuclei familiari numerosi). Vengono considerati nuclei familiari numerosi quelli con tre figli under 21 e ISEE non superiore ai 40.000€; con quattro figli under 21 e ISEE non superiore ai 45.000€ e con cinque figli under 21 e ISEE non superiore ai 50.000€. Mentre per le famiglie con tre figli la quota del capitale massima è dell’80%, per le altre due categorie sale rispettivamente all’85% e al 90%. 

Per quanto riguarda, invece, le agevolazioni sui mutui per gli under 36 sull’acquisto della prima casa, vi sono delle notizie negative che riguardano l’abolizione dell’esenzione delle imposte di registro, delle imposte ipotecarie e catastali, del credito di imposta e dell’imposta sostitutiva per i mutui.  

Anche le locazioni brevi sono state oggetto di modifica nella Legge di Bilancio 2024. In primo luogo, è stato esteso l’obbligo di versamento della ritenuta d’acconto anche ai portali immobiliari che fungono da intermediari tra domanda e offerta. L’applicazione della cedolare secca ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve ha subito delle modifiche, salendo dal 21% al 26%, ma solo per chi affitta più di una casa. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto anche l’obbligo di installazione dei dispositivi di sicurezza per case che vengono affittate per tempi brevi (rilevatori di gas, di monossido di carbonio ed estintori). 

Frutto della Legge di Bilancio 2024 è anche la riduzione dal 22% al 10% dell’aliquota IVA per la cessione dei pellet per i mesi di gennaio e febbraio 2024.

 

Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2024 per gli incentivi fiscali?

Gli incentivi fiscali legati al settore edile sono stati confermati anche per il 2024, seppur con delle modifiche. Dal 1 marzo 2024, ad esempio, la ritenuta applicata ai bonifici per le spese sale dall’8% all’11%. 

Per quanto riguarda il Superbonus, la percentuale dell’agevolazione scende al 70% e sarà possibile usufruirne solo per condomini o edifici con pù d 2 unità abitative appartenenti ad un unico proprietario. Per i cantieri già in atto, invece, vi è un contributo per lo stato di avanzamento dei lavori per i proprietari con redditi inferiori ai 15.000€, sulle spese sostenute dal 1 gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Il bonus ristrutturazione si conferma anche per il 2024 al 50% fino a 69mila euro. È possibile usufruirne per portare a termine lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e riqualificazione edile. 

Sarà possibile usufruire dell’ecobonus 50% o 75% con un limite di spesa dai 40.000€ ai 60.000€ per unità immobiliare.

Il bonus casa green per la detrazione dell’IVA al 50%, invece, non sarà più disponibile dal 1 gennaio 2024.

Si potrà continuare anche nel 2024 a usufruire del sismabonus per apportare miglioramenti agli immobili e alla loro classe sismica, con un limite di spesa di 96.000€ per unità immobiliare e detrazione fiscale che oscilla dal 50% all’85%. 

La detrazione per il bonus barriere architettoniche è stata fissata al 75%, includendo scale, rampe, ascensori, piattaforme elevatrici e servoscala.

Per quanto riguarda il bonus mobili, invece, la detrazione prevista è del 50% per l’acquisto dell’arredamento purchè si abbia beneficiato del bonus per le ristrutturazioni edilizie, con limite di spesa pari a 5.000€ per unità immobiliare. Lo stesso importo limite di spesa vale anche per il bonus verde, valido per la riqualificazione delle aree verdi di edifici privati, con detrazione del 36%.

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto anche una tassazione speciale del 26% sulla plusvalenza di un immobile riqualificato con il 110%, a carico del proprietario che decide di venderlo prima dei dieci anni dalla conclusione dei lavori. Tra gli immobili esenti vi sono le prime case. 

Con l’obiettivo di evitare le speculazioni, i costi relativi ai lavori di ristrutturazione non saranno deducibili dalla plusvalenza, se gli interventi agevolati sono stati completati entro cinque anni dalla data di vendita.




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